(pubbl. 12 dic 2019)

Mathias Stomer (1600-1650), Adorazione dei pastori (1640?) , olio su tela, 127×163, Napoli, Museo civico Filangieri.L’arte

 

Matthias Stomer, uno dei più importanti pittori dei Paesi Bassi, visitò la Sicilia nel Seicento lasciandovi opere significative (una trentina, di cui solo una decina sono pervenute), e presenti a Palermo, Monreale, Catania, Messina e Provincia. Nacque nel 1600 ad Amersfoort nei Paesi Bassi, e si formò alla scuola dei caravaggeschi dell’Europa continentale. La pittura dello Stomer si avvicina ai modi della matrice naturalistica olandese. Nel 1630 risiede a Roma per tre anni, e poi a Napoli dove opera tra il 1633 e il 1637 La sua pittura si fa sempre più materica, avvicinandosi alla cosiddetta pittura del “tremendo impasto”, che ha come capostipite il c.d Maestro dell’Annuncio dei pastori. In Sicilia lavorerà fino alla sua morte, lasciando diversi lavori in cui predomina il forte contrasto luministico, la forte luce di riverbero e la tecnica del chiaroscuro. L’Autore si applicò almeno a sei edizioni dello stesso soggetto de l’Adorazione dei pastori. Presento in particolare questa tela, proprio a commento del cap. 1 di Giovanni, ove siamo invitati noi pure a “vedere” : “Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria”. La visione qui si avvale di tutti gli strumenti dell’arte: l’effetto luministico, la luce radente sulle mani rudi e sui volti dei pastori, gli sguardi attenti e stupiti. Maria scosta lievemente il velo e ci mostra il neonato, avvolto da una misteriosa e abbacinante luce. Dalle sue fragili carni questa luce si diffonde intorno, riverberata dal candore del lenzuolo e sui volti degli astanti, mentre tutt’intorno è buio. G.P.

 

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